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Dal 1979

Storia dell’istituto

Padre Paolo Zanutel

Correva l’anno 1979 e a Padre Paolo Zanutel spuntò definitivamente l’idea che coltivava da anni di far nascere a Vicenza una nuova scuola di ispirazione cattolica.

Con la scuola Padre Zanutel intesseva da tempo un rapporto fervido e costruttivo, sia all’interno della congregazione dei Filippini e sia come docente di un istituto statale.

E quel sogno, man mano che la sua esperienza catturava sempre più avanzati orizzonti, continuava a spronarne la volontà e la tenacia. Così, un giorno, quando si presentò l’occasione di poter rilevare una scuola privata, l’Istituto Alfieri, che operava da qualche anno in città, non si fece pregare e con il consueto coraggio si lanciò in un’avventura, certo entusiasmante ma non priva di difficoltà.

Padre Paolo, peraltro, era abituato da sempre a gettare il cuore al di là dell’ostacolo, e non ebbe paura di nulla. La scuola ripartì, presto cambiò il proprio nome e si intitolò al cardinale Cesare Baronio, grande figura di religioso uscito dalla casa madre dei Filippini. Insomma, il sogno si era realizzato, ma si era soltanto all’inizio. La cosa più importante però era stata fatta, gli istituti Baronio erano nati, e nel primo anno di vita gli studenti erano già più di 300. 

La sede di Viale Trento

Un buon inizio, non c’è che dire. La scuola cresceva a una velocità impressionante, come adesioni, notorietà e consensi, con un’esplosione di iscrizioni in pratica senza soluzione di continuità. Intanto diventava sempre più impellente la necessità di aggiornare le dotazioni strumentali e tecniche, dai laboratori di chimica e fisica fino all’informatica. Così Padre Paolo Zanutel, che non aveva mai cessato di cercare una soluzione con cui far fronte all’impressionante salto di qualità della scuola, sempre più “inserita” in città e provincia, capì che era giunto il momento di fare il grande passo. E con la costanza che lo contraddistingueva riuscì a tradurre in realtà un altro sogno: aveva adocchiato un consistente plesso edilizio di viale Trento già destinato alle Missioni estere, che si adattava bene, come superficie e articolazione, alle esigenze del Baronio. Si diede da fare con la proprietà e in breve venne a capo della cosa. La scuola si trasferiva nella nuova sede.

Iniziava l’anno scolastico 1994-95 e si potevano aggiungere nuovi indirizzi: al liceo scientifico e ai due istituti tecnici si univano il liceo classico e l’istituto tecnico aeronautico.

Iniziò così una nuova fase della storia degli istituti Baronio, che nel frattempo avevano trovato una nuova guida.

Era infatti subentrato in qualità di dirigente il prof. Dionisio Tanello, già per molti anni preside di un istituto tecnico statale, uomo impegnato nel pubblico e nel sociale, nonché presidente della Scuola d’arte e mestieri di Vicenza. Uomo con una spiccata vocazione per la scuola, un educatore vero, capace di unire l’autorevolezza alla competenza, si dimostrò presto una guida non solo competente e sicura ma anche aperta alle innovazioni e alle trasformazioni della scuola e dell’attività didattica.

Con il nuovo assetto degli istituti, si ampliava ulteriormente anche il numero dei docenti, anch’essi scelti con criterio selettivo per puntare a quella qualità che era diventata il metodo distintivo di una scuola che ormai contava quasi 500 allievi.

Crescono dimensioni e interessi

In stretto collegamento con il preside e il direttore iniziò ad operare anche un attivo comitato dei genitori impegnato in un programma di iniziative collaterali, con cui rafforzare la preparazione degli studenti.

In questa nuova fase gli istituti Baronio assumono per molti aspetti il volto di una realtà a sé stante, in cui prevale anche la filosofia del college all’americana: alla programmazione scolastica se ne affianca una extra scolastica, e si diffonde fra i ragazzi uno spirito di compattezza che li fa sentire amici e compagni anche al di là dei banchi e delle lezioni: ne sono prova anche i successi in campo sportivo, dal nuoto, all’atletica, allo sci.

Cresce la dimensione e crescono anche gli interessi. Il Baronio entra anche nell’ottica della formazione universitaria e la strada prosegue: si guarda sempre in avanti, anche perché conseguito un traguardo si punta subito a quello successivo.

Non senza difficoltà si concretizza e trasmette l’immagine di una scuola diversa in cui si dà spazio e attenzione ai valori umani ed etici, in cui si offre la massima quanto doverosa comprensione ai problemi dei giovani, si pone ascolto alle situazioni particolari, ma non si disattendono gli obiettivi scolastici basati sulla volontà, sullo studio e sul profitto.

L'arte di educare

Lo scopo non è di promuovere ad oltranza ma di far crescere studenti che siano al tempo stesso uomini in grado di entrare nella vita e nella società con una preparazione culturale e al tempo stesso un patrimonio, abbozzato o già plasmato, di valori. Come dire: formare l’intelletto e costruire l’anima; rafforzare la conoscenza e temperare il carattere. Impegni non certamente semplici.

Lo sforzo in questa direzione non è stato esente da insuccessi e incidenti di percorso. Però, tutto sommato, la formula ha retto e l’impegno massiccio e coesivo di tutti, dal preside ai docenti e al personale non docente, è stato premiato dall’affermarsi di una vera e propria linea di tendenza che del Baronio fa sempre più emergere il carattere, la funzione e gli scopi.

Dall’anno scolastico 2018/2019, l’istituto è gestito dalla società San Filippo Neri, che, per rimarcare la continuità con la gestione precedente, ha scelto il nome del fondatore della Congregazione dell’Oratorio. Gli Istituti Scolastici “San Filippo Neri”, sono dunque il risultato del rinnovamento e della riorganizzazione, iniziati con l’anno scolastico 2018/2019, dei precedenti Istituti Scolastici “Card. Cesare Baronio” di Vicenza.

In linea con gli ideali costitutivi della scuola, la nuova società persegue gli stessi obiettivi di eccellenza e di alta formazione che hanno caratterizzato la scuola fin dalla sua fondazione..

L’obiettivo guida dell’istituto è la realizzazione, in tutti gli indirizzi, di un elevato livello di maturazione culturale e formativa in cui si fondono insieme i contributi e i valori provenienti dalla ricchezza della cultura umanistica, dall’ampliamento della conoscenza associata al contatto con culture straniere, dalla chiarezza concettuale e dal rigore metodologico delle discipline tecnico- scientifiche, dalla correlazione tra sapere tecnico e operare efficace che deve caratterizzare un cosciente uso della tecnologia attuale.

La scuola si impegna a formare l’uomo in cui tutti i valori umani trovano realizzazione e piena unità in una preparazione globale basata sulla conoscenza,  sulle abilità e sulle competenze.

Il nuovo Millennio

La ricerca di valori positivi unita al desiderio delle famiglie di far vivere i propri figli in uno spazio educativo costruttivo, trovano riscontri in una scuola che non offre solo formazione intellettuale, ma pone i giovani al centro dell’interesse, e degli interventi di educazione di istruzione e di formazione. L’istituto è inserito all’interno del tessuto urbano della città di Vicenza, uno dei poli più importanti per i settori secondario e terziario del nord est italiano. Negli anni, l’istituto si è distinto dalle altre scuole della provincia differenziando l’offerta formativa, rendendola unica. Affiancato al Liceo (diviso nei tre indirizzi Scientifico Tradizionale, Scienze Applicate e Sportivo) e all’Istituto Tecnico Commerciale, l’istituto Tecnico settore Trasporti & Logistica (Aeronautico) rappresenta un’opportunità unica all’interno dell’intera provincia di Vicenza.

La scuola è in contatto con diverse realtà produttive della provincia che offrono numerose possibilità per i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (P.C.T.O.) grazie alla differenziazione delle produzioni e alla varietà dell’offerta.

L’istituto è affiliato con la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Vicenza grazie alla quale la scuola è in contatto con una rete di aziende per l’inserimento dei ragazzi nei percorsi di P.C.T.O. e alla quale si appoggia per corsi di formazione rivolti a studenti e docenti.

La scuola ha inoltre firmato convenzioni con il Tribunale e la Questura di Vicenza, con il Sim Power Fly di Sarcedo e con l’Aeroporto “Romeo Sartori” di Asiago.

L’istituto collabora attivamente con gli altri istituti superiori del centro storico di Vicenza per inserirsi nel contesto più ampio della rete scolastica vicentina e offrire ai suoi studenti occasioni di confronto, contatto e socializzazione con i coetanei, in un’ottica di apertura verso l’ambiente esterno e verso le altre realtà locali.

L’istituto incentiva inoltre altri momenti di aggregazione con gli studenti delle altre realtà cittadine attraverso la partecipazione ai campionati studenteschi. La scuola intrattiene anche collaborazioni con il CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) e le più importanti associazioni e società  sportive sportive della provincia. Negli ultimi anni gli studenti del triennio partecipano al progetto “Carcere e scuola” che si propone di far conoscere la realtà del carcere agli studenti attraverso il gioco del calcio.